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Medjugorje: “La preghiera opera miracoli”

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Medjugorje: "La preghiera opera miracoli"
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Il messaggio della Regina della Pace ci richiama con forza e dolcezza alla potenza della preghiera, in particolare alla recita del Santo Rosario.

Maria, come vera Madre, ci guida verso Gesù, nostro Salvatore, indicandoci la via della speranza quando tutto sembra perduto. Nei momenti di stanchezza, sofferenza o smarrimento, la preghiera diventa il rifugio sicuro e l’incontro con Colui che è la Vita. In questo cammino, la presenza materna della Vergine e la sua intercessione presso Dio ci sostengono, affinché anche noi possiamo sperimentare il miracolo della fede viva.

Medjugorje: Messaggio del 25 aprile 2001

Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Figlioli, la preghiera opera miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il rosario e pregate; pregate finchè la preghiera diventi un’incontro gioioso con il vostro Salvatore. Sono con voi e intercedo e prego per voi, figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Chiedete con fede ed otterrete

«La preghiera opera miracoli»: questa affermazione semplice e profonda della Madonna richiama il costante insegnamento delle Sacre Scritture. Gesù stesso dice: «Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete» (Mt 21,22). La preghiera, infatti, non è solo richiesta, ma un incontro con Dio che cambia il cuore e rinnova la vita.

Quando Maria ci invita a prendere il rosario nei momenti di stanchezza o malattia, ci sta indicando un mezzo concreto per elevarci a Dio. Il Rosario, meditazione dei misteri della vita di Cristo con lo sguardo di Maria, è un’arma potente contro il male e un cammino di consolazione. San Giovanni Paolo II lo definiva «una preghiera contemplativa e cristocentrica» (Rosarium Virginis Mariae, n. 1). Non a caso la preghiera perseverante è una risposta alla chiamata di Dio (CCC n. 2742).

La Vergine desidera che la preghiera diventi per noi un “incontro gioioso con il vostro Salvatore”. Qui non si tratta solo di recitare parole, ma di entrare in comunione viva con Gesù, che ci ama e ci dona la sua pace. «La gioia del Signore è la nostra forza» (Ne 8,10), e attraverso la preghiera possiamo attingere a questa gioia, anche nel dolore.

Infine, la Regina della Pace ci rassicura: «Sono con voi e intercedo per voi». Questa presenza materna ci accompagna sempre. Come a Cana, dove disse: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5), anche oggi Maria ci guida alla fede e alla fiducia nel suo Figlio. Accogliendo il suo invito alla preghiera, diventiamo strumenti di grazia per noi e per il mondo.

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