Il messaggio della Regina della Pace ci invita a condividere la gioia celeste, aprendo il cuore alla speranza, alla pace e all’amore di Dio.
La Madonna, come nostra Mamma Celeste, ci esorta a staccarci dall’attaccamento ai beni terreni per vivere una vita radicata nella preghiera, nell’adorazione e nella piena fiducia in suo Figlio Gesù Cristo e nostro Signore.
Medjugorje: Messaggio del 25 agosto 2016
Cari figli! Oggi desidero condividere con voi la gioia celeste. Voi, figlioli, aprite la porta del cuore affinché nel vostro cuore possa crescere la speranza, la pace e l’amore che solo Dio dà. Figlioli, siete troppo attaccati alla terra e alle cose terrene, perciò Satana vi agita come il vento lo fa con le onde del mare. Perciò la catena della vostra vita sia la preghiera col cuore e l’adorazione a mio Figlio Gesù. A Lui offrite il vostro futuro per essere in Lui gioia ed esempio per gli altri con le vostre vite. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
«Chi è pieno di dubbi è simile all’onda del mare»
La gioia celeste che Maria desidera condividere è quella che nasce dalla comunione con Dio, una gioia che il mondo non può dare (cf. Gv 14,27). San Paolo ci ricorda che «il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace…» (Gal 5,22). Questa gioia, però, non può abitare in un cuore chiuso o distratto: «Aprite la porta del cuore», dice la Madonna, perché solo un cuore disponibile può accogliere i doni divini.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che «la preghiera è la vita del cuore nuovo» (CCC 2697) e che «il cuore è la dimora dove io sono, dove io vivo» (CCC 2563). Aprire il cuore significa dunque disporci interiormente all’azione di Dio, lasciando che in noi crescano speranza, pace e amore, che sono doni propri della grazia.
La Vergine ci ammonisce: «Siete troppo attaccati alla terra e alle cose terrene». Questo richiama l’insegnamento di Gesù: «Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). L’attaccamento disordinato alle cose materiali ci rende vulnerabili all’azione del maligno, che «vi agita come il vento fa con le onde del mare». La Sacra Scrittura mette in guardia contro l’instabilità interiore: «Chi è pieno di dubbi è simile all’onda del mare» (Gc 1,6).
La risposta a questa instabilità è una vita fondata sulla preghiera col cuore e l’adorazione di Gesù. Solo così possiamo essere «gioia ed esempio per gli altri», come dice Maria. L’adorazione eucaristica ci unisce profondamente a Cristo (CCC 2628), e l’offerta del nostro futuro nelle sue mani è atto di fede viva. Così, diventiamo strumenti del Suo amore nel mondo.