Il messaggio della Regina della Pace ci invita a riscoprire la presenza e l’Amore di Dio in tutto il creato.
La Madonna esorta tutti noi a rispondere con gratitudine e preghiera al dono della vita e del creato. Parole che sempre in piena armonia con la spiritualità cattolica: «I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento» (Sal 19,2).
Medjugorje: Messaggio del 25 ottobre 1995
Cari figli! Oggi vi invito ad andare nella natura perché là incontrete Dio il Creatore. Figlioli, oggi vi invito a ringraziare Dio per tutto ciò che vi dà. Ringraziandolo, voi scoprirete l’Altissimo e tutti i beni che vi circondano. Figlioli, Dio è grande ed il suo amore è grande per ogni creatura. Perciò, pregate per poter comprendere l’amore e la bontà di Dio. Nella bontà e l’amore di Dio Creatore, anch’io sono con voi come un dono. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Tutto è dono, nulla è dovuto
La Vergine Maria ci richiama alla contemplazione della natura come luogo d’incontro con Dio, il Creatore. Tutto il creato è infatti come un libro aperto che manifesta la bellezza, l’ordine e la potenza dell’Altissimo. Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che «la bellezza dell’universo è una partecipazione della bellezza divina» (CCC 341) e che ogni creatura riflette un raggio della sapienza e bontà di Dio.
La Regina della Pace ci invita alla gratitudine, che è l’atteggiamento fondamentale del cuore credente. Ringraziare Dio per ciò che ci dona significa riconoscere che tutto è dono, nulla è dovuto. San Paolo ci esorta: «Siate ricolmi di gratitudine» (Col 3,15), e il Catechismo afferma: «Ogni evento e necessità possono diventare offerta di ringraziamento» (CCC 2638). La gratitudine apre gli occhi del cuore alla presenza di Dio e ci dispone a ricevere ancora di più.
Maria ci invita anche a pregare per comprendere l’amore e la bontà di Dio. Il suo Amore è universale, come afferma la Scrittura: «Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature» (Sal 145,9). Pregare per conoscere questo amore significa entrare nella relazione filiale con Dio, che è Padre buono e provvidente.
La Vergine conclude definendosi come dono nella bontà del Creatore. Lei, Madre del Verbo incarnato, è anche Madre nostra, sempre presente e vicina, per aiutarci a scoprire la grandezza di Dio nella semplicità della vita quotidiana. Rispondere alla sua chiamata significa vivere con occhi riconoscenti, cuore orante e spirito aperto al Creatore che ci parla attraverso ogni creatura.