Medjugorje, messaggio del 25 novembre 2025: “La vera gioia è nell’attesa”

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Medjugorje messaggio del 25 novembre 2025
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La Regina della Pace, nel nuovo messaggio, ci rivolge un invito a vivere con serietà e fiducia questo tempo di grazia.

Le parole della Madonna, sono un richiamo a seguirla per tornare ad una preghiera più profonda e ad un amore più concreto, capace di intercedere per chi non prega e non desidera la pace. La Madre ci ricorda che l’attesa cristiana non è vuota, ma piena di gioia, perché fondata sulla certezza che Dio opera per il bene. L’amore vissuto nella fede porta frutti e ritorna al cuore come pace e consolazione. Maria ci accompagna affinché sperimentiamo la benedizione dell’Altissimo.

Il Messaggio del 25 novembre 2025 a Marija

Cari figli! In questo tempo di grazia vi invito a seguirmi. Pregate per coloro che non pregano e non vogliono la pace e la gioia che solo l’Altissimo può donare. Le vostre anime siano unite nella gioia dell’attesa ed il vostro cuore sarà riempito di pace. Sarete convinti, figlioli, che tutto andrà bene e che Dio benedirà tutto perché il bene che fate ritornerà a voi ed il vostro cuore sarà avvolto dalla gioia perché siete con Dio ed in Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

(Con approvazione ecclesiastica)

Seguire Maria nel tempo di grazia

La Madonna ci parla di un tempo di grazia, un’espressione che richiama la Scrittura: “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2). Ogni tempo in cui Dio ci invita alla conversione è tempo benedetto, e la Madre ci guida a viverlo con fiducia e responsabilità. Il primo invito è forte e semplice: seguitemi. Seguire Maria significa lasciarsi condurre verso Cristo, così come lei stessa ha fatto e continua a fare (Gv 2,5).

L’intercessione per coloro che non pregano è un atto di carità profonda. Gesù ci invita a pregare non solo per chi amiamo, ma anche per chi è lontano o indifferente (Mt 5,44). La Vergine ci ricorda che senza preghiera non c’è pace, perché la pace è dono dell’Altissimo, non frutto dello sforzo umano. Offrire la nostra preghiera per chi non prega significa diventare strumenti di misericordia.

La gioia dell’attesa è una prerogativa del cristiano: il credente attende sempre qualcosa che viene da Dio, e questa attesa genera una pace che il mondo non può dare (Gv 14,27). Maria assicura che, quando viviamo uniti nella gioia dello spirito, il cuore si riempie di pace, perché trova il suo centro in Dio.

Il messaggio prosegue con una promessa piena di speranza: “tutto andrà bene”. Questo risuona nelle parole bibliche: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28). Il bene che facciamo, dice la nostra Mamma Celeste, ritorna a noi. Come possiamo leggere nel Vangelo di Luca: “Con la misura con cui misurate sarà misurato a voi” (Lc 6,38). La carità non va mai perduta; ciò che doniamo, Dio lo moltiplica.

Infine, il cuore “avvolto dalla gioia perché siete con Dio ed in Dio” richiama la verità della vita cristiana: “In Lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At 17,28). Essere in Dio significa dimorare nella vera pace.

Spunti di riflessione personale

  1. A chi posso dedicare una preghiera oggi, specialmente tra quelli che non pregano o non credono?
  2. Vivo la mia attesa spirituale nella fiducia, o mi lascio prendere dall’ansia e dal pessimismo?

Preghiera di oggi

Maria, Regina della Pace, in questo tempo di grazia, guidami sul sentiero della preghiera e della pace. Insegnami ad intercedere per chi è lontano da Dio ed a vivere nell’attesa gioiosa delle Sue promesse. Riempimi di fiducia, affinché il bene che compio nasca dall’amore e ritorni come pace nel mio cuore. Fa’ che io possa rimanere sempre con Dio ed in Dio, avvolto dalla Sua gioia eterna. Amen.

Il Video del Messaggio