Il messaggio della Regina della Pace ci offre un invito accorato alla purificazione del cuore e alla ricerca sincera di Dio.
La Madonna ci invita con dolcezza a tornare alla preghiera, perché solo un cuore che si mette davanti a Dio può riconciliarsi e costruire comunione. L’unità dei cristiani non è un semplice ideale umano, ma un dono che nasce dalla grazia e dal perdono reciproco. Maria ci ricorda che l’amore vince solo quando trova cuori aperti, disposti a lasciarsi trasformare dalla preghiera. È un appello materno che invita ogni credente a scegliere la via della pace.
Medjugorje: Messaggio del 25 gennaio 2025
Cari figli, oggi guardo nei vostri cuori e, guardandoli, il mio cuore si stringe nel dolore. Figli miei, vi chiedo amore incondizionato e puro verso Dio. Saprete di essere sulla retta via quando con il corpo sarete sulla terra ma con l’anima sempre con Dio. Attraverso questo amore incondizionato e puro vedrete mio Figlio in ogni uomo, sentirete l’unione in Dio. Io come Madre sarò felice perchè avrò i vostri cuori santi e uniti, cari figli, avrò la vostra salvezza. Vi ringrazio.
Il sogno di Maria per i suoi figli
Il messaggio di Maria inizia con un invito chiaro: «vi invito alla preghiera». La preghiera è la prima condizione per riconoscere ciò che unisce e per guarire ciò che divide. La Scrittura ci ricorda che Gesù stesso, prima della Sua Passione, chiese al Padre l’unità dei suoi: «Perché siano una cosa sola» (Gv 17,21). Questo desiderio del Signore rivela che l’unità non è accessoria, ma appartiene alla natura stessa della Chiesa.
La Madonna aggiunge: «Pregate per l’unità dei cristiani affinché siate tutti un cuor solo». L’espressione richiama gli Atti degli Apostoli: «La moltitudine dei credenti aveva un cuor solo e un’anima sola» (At 4,32). L’unità è frutto dello Spirito Santo (cf. n. 813), ma cresce nella misura in cui i discepoli scelgono la via dell’umiltà, dell’ascolto e della mitezza.
La Madre sottolinea che «l’unità sarà reale nella misura in cui pregherete e perdonerete». Qui emerge un legame profondo tra preghiera e riconciliazione. Senza perdono non c’è comunione autentica. Gesù insegna: «Perdona a noi i nostri debiti come anche noi li perdoniamo» (Mt 6,12). Il perdono apre il cuore alla grazia che ricostruisce ciò che il peccato divide (cf. n. 2840).
La Vergine afferma poi: «L’amore vincerà solo se pregherete e i vostri cuori si apriranno». La vittoria dell’amore non è automatica; richiede cuori docili, non chiusi in risentimenti o rivalità. L’amore vero viene da Dio, che «ha riversato il suo amore nei nostri cuori» (Rm 5,5). Solo chi vive in questo amore può superare divisioni e incomprensioni (cf. n. 1822).
Il messaggio si conclude con la gratitudine della Madre, che crede nella capacità dei suoi figli di rispondere. La sua fiducia è un incoraggiamento: Maria non ci chiede ciò che è impossibile, ma ciò che può fiorire in noi se scegliamo la preghiera, l’umiltà e il perdono. In questo cammino, l’unità diventa testimonianza luminosa dell’amore di Cristo nel mondo.
Spunti di riflessione personale
- In quale ambito della mia vita cristiana sono chiamato oggi a costruire unità anziché alimentare divisioni?
- Quale situazione del passato necessita ancora del mio perdono affinché il cuore si apra alla pace?
Preghiera di oggi
Madre dell’unità, tu che raduni i tuoi figli sotto il tuo manto, insegnaci a pregare con cuore sincero perché lo Spirito ci renda un cuor solo e un’anima sola. Guarisci le ferite delle nostre divisioni e donaci la grazia del perdono reciproco. Apri i nostri cuori alla forza dell’amore che vince ogni male e guidaci sulla via della comunione, affinché la Chiesa risplenda dell’unità voluta da tuo Figlio. Amen.