Ricorre oggi l’anniversario della morte di padre Slavko Barbaric: sono trascorsi 25 anni. Il ricordo e le celebrazioni in sua memoria.
Venticinque anni fa tornava improvvisamente alla Casa del Padre padre Slavko Barbaric, storica personalità di Medjugorje. È importante ricordarlo, tracciando anche un breve profilo della sua biografia. Ricordato sia per la sua semplicità che per la profondità e la vastità del suo spirito, dal giugno all’agosto del 1982, fu con i veggenti: li osservava, li ascoltava, li seguiva.
Intelligente e dal cuore aperto, comprese che la Madonna si manifestava, e si dedicò completamente a servirla, consegnandosi a lei e adoperandosi attivamente per gli altri. Come ha ricordato tempo fa fra Marinko Sakota, ex parroco della chiesa di San Giacomo, padre Slavko “tutto ciò che faceva era in realtà la realizzazione di quell’ascolto, di quell’ascolto del cuore” così tanto importante.
Un ricordo biografico di padre Slavko Barbaric
Era nato l’11 marzo 1946 ed era entrato nell’ordine francescano a Humac il 14 luglio 1965. Prese i voti il 17 settembre 1971 ed fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1971. Trascorse cinque anni di attività pastorale nella provincia dell’Erzegovina, e poi nella parrocchia di Capljina. Nel 1978 proseguì gli studi a Friburgo e nel 1982, conseguì il dottorato in pedagogia religiosa, con anche il titolo di psicoterapeuta.
Fino al settembre 1984 lavorò come catechista a Mostar, conducendo seminari di preghiera presso il convento delle suore a Bijelo Polje. La sua opera con i giovani risultava molto fruttuosa e i suoi corsi di preghiera erano seguiti con entusiasmo. Padre Slavko in quegli anni subì la persecuzione del regime comunista e fu difeso dal card. Franjo Kuharic.

Conosceva le maggiori lingue europee e si adoperava a lavorare con i pellegrini di Medjugorje, dove fu trasferito ufficialmente nel 1983. Nel 1985 fu assegnato alla parrocchia di Blagaj e poi nel 1988 a Humac, dove fece il cappellano e l’ aiuto insegnante dei novizi. Allo scoppio della guerra in Bosnia – Erzegovina rimase a Medjugorje. Si dedicò alla scrittura di libri di contenuto spirituale.
Inoltre, dialogava con i pellegrini, organizzava incontri speciali con i sacerdoti ed i giovani e, presso la casa di preghiera della provincia “Domus pacis”, teneva seminari di digiuno e preghiera. Fondò e guidò l’associazione di istruzione e formazione “Majcino selo”, dove vengono accolti orfani di guerra, bambini di famiglie separate, ragazze-madri, persone anziane sole e bambini malati.
Celebrava la Messa e conduceva le preghiere sotto la croce, il Rosario al Podbrdo e la Via Crucis sul Križevac. È proprio lì che si è conclusa la sua vita terrena, il 24 novembre 2000 alle ore 15.30. Aveva concluso il rito della Via Crucis, che esegiuiva come ogni venerdì con pellegrini e parrocchiani, quando ha iniziato ad avvertire dolori. Si è accasciato su un masso e così è spirato. È stato sepolto presso il cimitero “Kovacica” di Medjugorje.
La commemorazione dell’anniversario a Medjugorje
La parrocchia di San Giacomo a Medjugorje commemorerà in modo particolare padre Salvko Barbaric in questo importante anniversario della sua morte. Sono in programma alcune celebrazioni e momenti di preghiera che coinvolgeranno parrocchiani e pellegrini presenti.
Nello specifico, alle ore 14:00 è prevista la recita della Via Crucis sul Krizevac, in ricordo di quella che padre Slavko guidava ogni venerdì durante la sua vita. Un altro momento importante di preghiera sarà poi alle ore 18:00 quando verrà celebrata la Santa Messa in memoria di fra Slavko presieduta dal Provinciale della Provincia Francescana dell’ Erzegovina, presieduta da fra Jozo Grbeš.
La commemorazione proseguirà poi con un altro evento alle ore 19:30 nell’aula Giovanni Paolo II dove si svolgerà una serata di testimonianze e proiezzione di un film di su padre Slavko.