Papa Leone XIV ha ricordato la figura di Dorothy Day per chiedere a tutti i cristiani di prendere posizione sulle ingiustizie del mondo.
Forse non tutti i fedeli cristiani conoscono The Catholic Worker, il giornale con sede a New York City che si concentra principalmente su temi come la giustizia sociale, il lavoro, la povertà, il pacifismo e l’attivismo. La testata è stata fondata nel 1933 da Peter Maurin e Dorothy Day: proprio quest’ultima è stata citata da Papa Leone XIV nel corso dell’udienza giubilare dedicata al tema ‘Sperare è prendere posizione’.
Il Pontefice ha infatti sottolineato che sperare che la pace arrivi semplicemente mettendo in pausa il mondo, esigendo di non essere disturbati, non funziona. Invece i tempi di oggi, così complicati, ci impongono di prendere posizione: necessario, ad esempio, tenere alta l’attenzione su Gaza e la Cisgiordania, così come sull’Ucraina e sui tanti conflitti che provocano fame, sofferenza, devastazione e morte.
Così come è importante prendere posizione sulle conseguenze del riscaldamento globale, dando uno sguardo attento e interessato alla conferenza mondiale sul clima (Cop30) che si è tenuta nei giorni scorsi in Brasile. Ascoltare brutte notizie al TG, leggerle al giornale, sui social o sui vari siti di informazione può portare a evitare di sapere cosa succede nel mondo per non sentirsi chiamati in causa, per non provare più sentimenti di rabbia e impotenza.
Prendere posizione è da cattolici: l’esempio di Dorothy Day
Papa Leone XIV è invece molto chiaro: la pace che porta Gesù è “come un fuoco” che ci chiede di prendere posizione. Il cattolico non può essere passivo, non può farsi trascinare dall’inerzia e non può non prendere a cuore i diritti di tutti: per questo il Pontefice americano ha fatto l’esempio di Dorothy Day, una pacifista che sapeva alzare la voce e risultare scomoda.

“Ha visto che il modello di sviluppo del suo Paese non creava per tutti le stesse opportunità, ha capito che il sogno per troppi era un incubo – le parole del Santo Padre – Scriveva e serviva. Pensava e faceva pensare. Serviva i pasti, dava i vestiti, si vestiva e mangiava come quelli che serviva: univa mente, cuore e mani“.
Trasformando l’indignazione in azione Dorothy Day è riuscita a coinvolgere migliaia di persone, spingendole a non voltarsi dall’altra parte. Proprio ciò che Papa Leone XIV chiede di fare a tutti i fedeli: prendere posizione costa senz’altro fatica, ma è indispensabile per dirsi davvero cattolici.