Papa Leone XIV ha risposto alle domande dei giornalisti sul volo che lo ha riportato a Roma dal Libano: la pace e il dialogo sempre al centro.
Papa Leone XIV ha concluso il suo viaggio apostolico in Turchia e Libano, il primo del suo Pontificato. Il Santo Padre, al termine della Cerimonia di Congedo dal Libano, ha fatto rientro a Roma a bordo di un A320neo di ITA Airways, atterrando a Fiumicino alle 16 circa di martedì 2 dicembre. Sul volo che ha riportato Papa Prevost nella Capitale erano presenti anche 81 giornalisti: il Pontefice ha risposto alle domande di alcuni di loro, parlando anche in inglese e spagnolo oltre che in italiano.
Gli argomenti trattati sono stati molti: dai conflitti in Medio Oriente e Ucraina fino alla situazione del Venezuela, sottolineando l’impegno della Chiesa nei percorsi di pace. Papa Leone XIV ha poi parlato anche delle tante conversazioni avute durante il viaggio in Turchia e Libano e della necessità di costruire ponti tra cristiani e musulmani.
Quando al Santo Padre viene chiesto se sentirà Trump e Netanyahu per chiedere di fermare l’aggressione di Israele in Libano la risposta del Papa è chiara: “Ho già avuto alcune conversazioni con alcuni dei leaders dei Paesi che lei ha menzionato e intendo continuare a farlo, personalmente o attraverso la Santa Sede“.
Papa Leone XIV e la lezione del Libano: “Cristiani e islamici possono essere amici”
In merito alle tensioni tra la NATO e la Russia, Papa Leone XIV crede che per raggiungere la pace è necessaria la presenza dell’Europa: è un messaggio, quello del Pontefice, rivolto direttamente a Donald Trump e ai leaders europei. “Specificamente penso che il ruolo dell’Italia potrebbe essere molto importante – ha detto Sua Santità sul volo Beirut-Roma – Culturalmente e storicamente, la capacità che ha l’Italia di essere intermediaria in mezzo a un conflitto che esiste fra diverse parti“.

E sul Venezuela: “Io di nuovo credo che è meglio cercare un dialogo in questa pressione, inclusa una pressione economica, però cercando un’altra forma per cambiare se è quello che decidono di fare gli Stati Uniti“.
Soffermandosi proprio sul viaggio appena terminato, Papa Leone XIV sottolinea quanto sia importante continuare a lavorare per far sì che il rapporto tra cristiani e musulmani si basi sempre più su dialogo e amicizia. “Penso che una delle grandi lezioni che il Libano può insegnare al mondo è precisamente mostrare una terra in cui l’islam e la cristianità sono entrambi presenti e rispettati e c’è la possibilità di vivere insieme ed essere amici – ha detto Papa Prevost – Le storie, le testimonianze che abbiamo ascoltato in questi ultimi due giorni sono di persone che si aiutano l’un l’altra“.
Il possibile prossimo viaggio di Papa Leone XIV: “Vorrei andare in Algeria”
Cindy Wooden del Catholic News Service ha poi chiesto al Papa le sensazioni provate in Conclave quando ha capito che stava per diventare il nuovo vescovo di Roma. “Giusto uno o due anni fa anch’io ho pensato di andare in pensione un giorno”, ha risposto con simpatia Papa Leone XIV, che si è poi soffermato proprio sul Conclave che lo ha eletto nuovo Pontefice: “Mi sono arreso quando ho visto come stavano andando le cose e ho detto che questo sarebbe potuto diventare reale. Ho fatto un respiro profondo, ho detto: eccoci qua Signore, il capo sei tu, tu guidi la strada“.
Infine un accenno a quale potrebbe essere il suo prossimo viaggio. Non c’è ancora nulla di programmato, ma la speranza di Papa Leone XIV è di andare in Africa, in particolare in Algeria, “per poter continuare il discorso di dialogo, di costruzione di ponti fra il mondo cristiano e il mondo musulmano“.