Papa Leone XIV scrive ai rabbini ebrei a Roma

Nella sua prima preghiera di mezzogiorno, il nuovo Papa ha espresso profondo dolore per la situazione nella Striscia di Gaza, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’invio di aiuti umanitari. Nella sua prima preghiera di mezzogiorno, il nuovo Papa ha espresso profondo dolore per la situazione nella Striscia di Gaza, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’invio di aiuti umanitari.
Riccardo di Segni, rabbino capo di Roma
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

L’elezione di Papa Leone XIV rappresenta un momento cruciale nel dialogo interreligioso tra la Chiesa cattolica e la comunità ebraica.

Con un gesto emblematico, il Papa ha scritto personalmente al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, esprimendo il suo desiderio di rafforzare i legami tra le due fedi. Questo atto, comunicato dalla comunità ebraica di Roma tramite il social media X, sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo e rispettoso, in linea con la storica dichiarazione “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano II.

La storicità di “Nostra Aetate”

La dichiarazione “Nostra Aetate”, promulgata nel 1965, ha segnato una pietra miliare nel rapporto tra la Chiesa cattolica e le religioni non cristiane, con un focus particolare sull’ebraismo. Essa ha riconosciuto la radice giudaica del cristianesimo, affermando che “la Chiesa cattolica non rifiuta nulla di ciò che è vero e sacro in altre religioni”. Questo principio ha gettato le basi per un dialogo sincero e profondo, promuovendo la comprensione reciproca e il rispetto tra le diverse fedi.

Papa Leone XIV, consapevole della delicatezza delle relazioni interreligiose, ha dichiarato il suo impegno a “costruire ponti, non muri”, enfatizzando l’importanza della collaborazione tra le comunità religiose. Questa visione si inserisce in un contesto storico che ha visto momenti significativi di avvicinamento tra ebrei e cattolici, nonostante le tensioni.

Il rabbino Di Segni ha accolto con gratitudine la lettera del Papa, confermando la sua partecipazione all’inaugurazione ufficiale di Leone XIV, prevista per domenica prossima. Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per rafforzare i legami tra le due comunità, in un momento in cui la comunità ebraica di Roma, una delle più antiche d’Europa, continua a giocare un ruolo fondamentale nel dialogo interreligioso.

Con un gesto emblematico, il Papa ha scritto personalmente al rabbino capo di Roma
Comunità ebraica di Roma

Le sfide attuali

Il contesto attuale è complesso, con le recenti tensioni in Medio Oriente, in particolare la guerra di Gaza, che hanno messo alla prova le relazioni tra il Vaticano e la comunità ebraica. Critiche rivolte a Papa Francesco, accusato di aver adottato un linguaggio controverso, hanno complicato ulteriormente la situazione. L’approccio di Leone XIV potrebbe rappresentare un cambio di rotta, focalizzandosi su un dialogo più costruttivo e su iniziative concrete per la pace e la riconciliazione.

Nella sua prima preghiera di mezzogiorno, il nuovo Papa ha espresso profondo dolore per la situazione nella Striscia di Gaza, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’invio di aiuti umanitari. “Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza mi fa profondamente male,” ha dichiarato, evidenziando l’urgenza di una risposta umanitaria per proteggere gli innocenti coinvolti nel conflitto.

Con il 60° anniversario di “Nostra Aetate” in avvicinamento, le celebrazioni previste a Roma quest’autunno offriranno un’importante opportunità per riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare. La comunità ebraica e la Chiesa cattolica hanno la possibilità di rinnovare il loro impegno verso un dialogo aperto e sincero, promuovendo la pace e la comprensione in un mondo sempre più segnato da divisioni e conflitti.

 

Change privacy settings
×