Pizzaballa: porre fine alla violenza inizia con la fine dei discorsi disumanizzanti

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Il card. Pizzaballa manda un videomessaggio alla Mostra del Cinema di Venezia - medjugorje.it
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Il card. Pierbattista Pizzaballa ha affermato che per porre fine alla violenza si comincia con il mettere fine ai discorsi disumanizzanti.

I meccanismi che innescano la guerra e ciò che vi può porre fine ha radici molto profonde. Ci sono atteggiamenti, comportamenti e modalità espressive che minano alla convivenza pacifica e sono alla base dei conflitti, anche quelli su larga scala. Il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa ha fatto delle affermazioni molto interessanti in merito.

In occasione della Mostra del Cinema che si è da poco svolta a Venezia, il prelato ha inviato un videomessaggio che è stato condiviso durante gli eventi di chiusura della kermesse. Ciò che ha detto suona come una riflessione e un monito che è bene tenere in grande considerazione e su cui meditare a fondo.

Il card. Pizzaballa riflette sui discorsi disumanizzanti che minano la pace

Alla Mostra del Cinema il suo videomessaggio è stato mostrato in concomitanza con la consegna del Leone d’Argento ad Kaouther Ben Hania, che è stato premiato con  il Gran Premio della Giuria del festival, per “The Voice of Hind Rajab” , un docu-drama incentrato sull’ultima telefonata di una bambina di cinque anni uccisa durante i combattimenti a Gaza del 2024. 

Il discorso di Pizzaballa parte dall’analisi e dall’osservazione della realtà con occhi attenti: non si limita a valutazioni superficiali, ma va a cercare le cause e individua nella retorica disumanizzante della comunicazione la matrice di odio che porta ai conflitti e alla mancata risoluzione di essi.

Con il suo sguardo acuto e la sua esperienza il cardinale sostiene che che anni di questa retorica disumanizzante hanno contribuito ad aprire la strada alla violenza nel mondo reale , e ha invocato un nuovo linguaggio “che apra orizzonti e nuove strade“.

pizzaballa: il linguaggio degrandante e i conflitti
La retorica disumanizzante provoca la guerra e impedisce la pace – medjugorje.it

Il film ha dato voce ad un volto umano concreto nell’immagine di questa bambina piccola e distrutta dalla situazione. Si tratta esattamente del tipo di umanizzazione di cui parla il patriarca e che afferma sia necessaria se  si vuole usare la regione e si cerca davvero di uscire dall’abisso di male in cui il mondo è cascato.

La necessità di una umanizzazione della società

È fondamentale ritrovare un senso di umanità che appare più che mai perduto. L’essere umano sembra essersi disumanizzato in una società in cui il transumanesimo la fa da padrone in misura sempre maggiore. È necessario che la comunicazione cambi in tutti gli ambiti.  Ci vuole una conversione del linguaggio e deve avvenire in tutti gli ambienti.

Come ha affermato Pizzaballa, questa deve partire dal rifiuto di  insulti ed etichette generiche, deve resistere sui media ai meme disumanizzanti e si seve operare costantemente una scelta delle parole che esprimono la verità e non negano o sviliscono la dignità di nessuno.

L’uso di un linguaggio degradante spiana la strada alla violenza e non favorisce la fine di essa quando è già stata innescata. La via d’uscita dai conflitti passa anche attraverso un linguaggio che onora. Promuovere tutto questo è un compito che spetta in primis a governi e istituzioni, ma non solo. Ognuno può fare la sua parte e agire per il bene anche in ogni piccola conversazione che svolge.

La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri e parliamo degli altri. In questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo rifiutare il paradigma della guerra” è quanto ha affermato il cardinale.