La preghiera “Ti adoro, mio Dio” è una preghiera di ringraziamento e di affidamento alla divina provvidenza, molto diffusa tra i fedeli.
Essa riflette la profonda devozione del fedele verso Dio, riconoscendo la Sua grandezza, la Sua misericordia e il Suo amore infinto. La preghiera si compone di tre principali aspetti: l’adorazione, il ringraziamento e l’affidamento alla protezione di Dio.
Ti adoro mio Dio
La tradizione di recitare preghiere di adorazione e di ringraziamento è radicata nella Bibbia, dove numerosi salmi invitano i fedeli a rendere grazie al Signore per la Sua bontà ed a cercare la Sua protezione. In particolare, il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), al n. 2639, afferma che la preghiera cristiana è “la risposta al dono che Dio fa di Se stesso” e che essa include il riconoscimento di Dio come Creatore e Salvatore. La preghiera “Ti adoro, mio Dio” rispecchia questo spirito di gratitudine, unendosi alla tradizione millenaria della Chiesa.
“Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso e, se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen”.

Il significato del testo
La preghiera inizia con un atto di adorazione: “Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore” che sottolinea la centralità di Dio nella vita del cristiano. Adorare Dio significa riconoscere la Sua sovranità su tutto e la Sua amorevole perfezione, come insegnano le Scritture ed il Catechismo. Il secondo momento è un ringraziamento per i doni ricevuti: “Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno”. Questo riflette la consapevolezza che ogni vita, ogni momento, è un dono di Dio e che il cristiano è chiamato a rispondere sempre con gratitudine.
Segue una richiesta di perdono: “Perdonami il male oggi commesso”, che si inserisce nel tradizionale atto di penitenza cristiano, in cui si chiede la misericordia di Dio per i peccati commessi. Come insegna il CCC al n. 2839, la preghiera di perdono è fondamentale, in quanto la riconciliazione con Dio è la base della vita spirituale.
Infine, la preghiera si conclude con un’affidamento alla protezione divina: “Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli”, un gesto di fiducia nella provvidenza di Dio, che protegge il credente in ogni momento, specialmente nel sonno e nel riposo.
Questa breve ma profonda preghiera è un invito alla serenità ed alla fiducia nel Signore, sottolineando il desiderio che la grazia di Dio sia sempre presente nella vita di chi prega col cuore. Nel suo insieme, essa è un atto di fede che unisce adorazione, gratitudine, penitenza e speranza.