Per accedere alla Santa Comunione, ovvero ricevere degnamente Gesù vivo e presente nell’Eucarestia è necessario che ci siano 3 condizioni.
Accostarsi al sacramento dell’Eucarestia è un dono di sconfinata portata. Non riusciremo mai a comprendere pienamente l’immensità di questo mistero per cui Gesù è realmente vivo e presente, in Corpo, Sangue, anima e divinità nelle specie eucaristiche, e quindi nel pane e nel vino, che il sacerdote consacra durante la Messa rinnovando in modo incruento il sacrificio di Cristo.
“Non son degno di partecipare alla tua mensa, ma dì soltanto una parola ed io sarà salvato” è ciò che diciamo poco prima di ricevere dentro di noi il Corpo e Sangue del Signore, diventando tabernacoli viventi in un’unione profondissima. Nessuno è mai completamente degno, ma per ricevere adeguatamente la Santa Comunione è necessario che ci siano 3 specifiche condizioni, come insegna la Chiesa.
Le 3 condizioni necessarie per ricevere la Santa Comunione degnamente
La condizione essenziale per ricevere Gesù Eucarestia è certamente essere in stato di grazia, ovvero non in peccato mortale. In quel caso accostarsi al sacramento diventa a sua volta un atto peccaminoso. Se ci sono gravi peccati che pesano sul nostro animo è indispensabile la Confessione e solo dopo l’assoluzione data dal sacerdote l’unione con Gesù nella Santa Comunione può essere vissuta degnamente.

Per quanto riguarda i peccati veniali, quelli sono assolti proprio dalla partecipazione alla Messa e dalla Comunione, ma la Confessione è sempre bene che sia frequente. I grandi santi, come san Giovanni Paolo II, consigliano di confessarsi almeno una volta al mese. Se, come dice la Sacra Scrittura, il giusto pecca sette volte al giorno, i peccati, anche quelli di lieve entità, si accumulano nel nostro animo e vanno lavati dalla misericordia di Dio, che è sempre pronto ad accoglierci attraverso i suoi sacerdoti, che nel sacramento agiscono in sua vece.
L’importanza di una preparazione adeguata con il raccoglimento e il digiuno
La seconda condizione importante per accostarsi degnamente all’incontro più intimo con Gesù è porsi in un atteggiamento di raccoglimento e aprire il nostro cuore all’azione dello Spirito Santo. È bene, quindi, partecipare alla Santa Messa con attenzione, evitando le distrazioni e ponendo tutta la propria concentrazione sul rito sacro.
Lasciarsi trasportare dalle parole della liturgia, viverla appieno riflettendo sulle letture, sull’omelia e sulle preghiere che il sacerdote pronuncia e alle quali si risponde in un dialogo di partecipazione attiva, è fondamentale per disporre il cuore a staccarsi da sè e lasciarsi abitare da Gesù.
Un’altra condizione che la Chiesa prescrive e che ha un significato ben preciso è di rispettare il digiuno eucaristico di 1 ora prima di ricevere l’Ostia consacrata. Non bisogna nè mangiare niente nè bere nessun tipo di bevanda ad eccezione di acqua o di medicine, se necessarie.
Questo piccolissimo tempo di digiuno è importante perchè favorisce il risveglio del nostro desiderio e della nostra venerazione verso l’incontro con più importante che possiamo fare: non ce n’è uno che lo superi per importanza! Con questa semplice ora di digiuno ci si predispone anche con la volontà a staccarsi da ciò che è vano per concentrare tutto di noi stessi su Colui che ci ha salvati.