San Carlo Borromeo e il legame con la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

La Giornata dell'unità nazionale e edelle Forze Armate e San Carlo Borromeo La Giornata dell'unità nazionale e edelle Forze Armate e San Carlo Borromeo
San Carlo Borromeo e la Giornata dell'unità nazionale e delle Forze Armate - medjugorje.it
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C’è uno specifico legame tra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e la figura del grande santo e vescovo milanese San Carlo Borromeo.

Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ricorrenza istituita per commemorare la fine della Prima Guerra Mondiale e il completamento dell’unificazione nazionale. Molti non sanno che esiste un legame particolare che lega questa commemorazione alla figura di San Carlo Borromeo, grande santo della Chiesa che fu vescovo di Milano e cardinale.

Proprio il 4 novembre è la memoria liturgica di questo santo considerato uno dei massimi riformatori della Chiesa del XVI secolo e personaggio chiave nella Controriforma. Ma quale è il motivo preciso che unisce queste due ricorrenze? Scopriamo di cosa si tratta.

Il legame tra San Carlo Borromeo e la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Tra i due eventi, ovvero la festa di San Carlo Borromeo e la giornata commemorativa dell’importante evento politico e civile non c’è un legame storico, ma data la pura coincidenza nel calendario si è voluta creare una connessione. In alcuni comuni d’Italia, come ad esempio Rocca di Papa, le due ricorrenze vengono celebrate insieme con cerimonie civili e religiose. 

Nonostante il carattere civile e anche se non c’è uno specifico e ben determinato collegamento con la persona di San Carlo Borromeo in riferimento alle Forze Armate o al tema dell’unità nazionale, la data trova una corrispondenza simbolica nelle qualità umane del  Santo meneghino.

il grande vescovo san carlo borromeo
La grande personalità di San Carlo Borromeo – medjugorje.it

San Carlo Borromeo, infatti, date le sue apprezzate qualità di operatore di pace, difensore della fede e vescovo magnanimo e caritatevole è considerato simbolo di unità, carità e rinascita morale, e questo si adatta benissimo a rappresentare questi auspici per il popolo italiano.
In molte città, la Messa per i caduti si celebra proprio in occasione della sua festa ed è un modo per porre la riflessione sia su un evento storico di grossa portata che sulla figura di un santo la cui venerazione rimane forte attraverso i secoli.

Il giovane vescovo di Milano esempio di carità

San Carlo Borromeo diventò vescovo in età molto giovane, a soli 27 anni, esattamente due anni dopo essere ordinato sacerdote. Le sue grandi doti brillavano e anche nel suo ministero episcopale si distinse per la santità che sprigionava.

Attento e premuroso nei confronti del gregge che gli era stato affidato non esitò a rischiare la propria vita e a spendersi per aiutare la popolazione di Milano durante una terribile epidemia di peste, definita la “peste di San Carlo” per il ruolo di primo piano che lui svolse.

Anche Alessandro Manzoni lo ciò ne I Promessi Sposi, esaltandone le qualità eccelse. Uomo di fede esemplare, attirava a Dio le anime attraverso la preghiera. Diceva, infatti, che “le anime si conquistano in ginocchio”, facendo rifrerimento all’atto della preghiera, elemento indispensabile della vita cristiana.

Solo nell’unione con Dio che si ha mediante la preghiera si può diventare autentici testimoni della fede e trasmetterla efficacemnte agli altri. In questo modo, ci insegna il Santo. è possibile dare testimonianza e farsi docili strumenti del Signore al servizio di tutti. Questo è uno dei prinicipali insegnamenti che rimangono di San Carlo Borromeo oltre al suo esempio di pastore modello.