San Giovanni Damasceno: una mano d’argento donatagli dalla Madonna

la mano donata a san giovanni damasceno la mano donata a san giovanni damasceno
San Giovanni Damasceno e il miracolo della mano d'argento - wwwmedjugorje.it (photo: radio Roma libera)
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Oggi 4 dicembre, la Chiesa ricorda e festeggia uno dei primi Santi della Chiesa nascente che è vissuto ed ha operato nelle zone della Terra Santa quanto anche del Medio Oriente: San Giovanni Damasceno.

La sua vita è stata caratterizzata da molte prove ma, nonostante tutto, la sua fede non è mai venuta meno. Anche davanti ad un momento veramente difficile, si è completamente affidato alla Vergine Maria, chiedendo la sua materna protezione, non restandone certamente deluso.

C’è stato un episodio molto particolare della sua vita che vale la pena di conoscere da vicino. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Santo e dottore della Chiesa vissuto in Terra Santa

La vita di San Giovanni Damasceno si è tutta totalmente svolta nelle zone della Terra Santa. nato a Damasco, tra il 670 e il 680 d.C. e tornato alla casa del Padre a Betlemme il 4 dicembre del 749 d.C. Non era di certo, destinato ad una vita di vocazione religiosa essendo il primo della sua famiglia ad assumere responsabilità di carattere amministrativo sotto il governo di un califfo. Ma, nonostante tutto, oggi la Chiesa lo venera come Santo, proclamato da Papa Leone XIII e lo venera anche come Dottore della Chiesa.

Date le sue doti intellettuali quanto anche la posizione della sua famiglia, Giovanni Damasceno divenne consigliere del califfo della sua città. Siamo nel pieno del periodo della tolleranza religiosa in Palestina, data anche la prima diffusione della religione islamica. Presso il suo protettore, però, cadde in disgrazia e, per questo motivo, fu condannato e processato per tradimento: una mano gli fu tagliata. Stando a quello che racconta la tradizione, Giovanni Damasceno invocò la Vergine Maria e, Lei, gli donò consolazione e lo guarì miracolosamente.

san giovanni damaceno
Il suo essere il “Tommaso d’Oriente” – www.medjugorje.it

Nonostante fosse stato reinsediato, decise di allontanarsi dalla città di Damasco. Nel suo viaggio di allontanamento conobbe Cosma, un siciliano monaco che era stato rimpatriato come schiavo a Damasco. Da questa amicizia, maturò anche in lui la decisione di seguire e vivere una vita eremitica. Si fece monaco al monastero di Mar Saba che, all’epoca, si trovava fra Betlemme e Gerusalemme. Venne anche ordinato presbitero e assunse il compito di predicatore nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

I suoi scritti e le sue parole sono state di monito a tantissimi per la conversione tanto che è stato più volte chiamato il “San Tommaso d’Oriente”. Il suo impegno contro l’iconoclastia voluta dall’imperatore di Costantinopoli fu talmente valido da esser preso in piena considerazione durante il secondo Concilio di Nicea. Secondo quello che afferma la tradizione, sarebbe morto nel 749 d.C., quasi 100 anni dopo la sua nascita.

Lo si vede, nelle icone quanto anche nelle sacre immagini, rappresentato con una mano d’argento. Secondo la tradizione, Giovanni avrebbe offerto, senza dire nulla a nessuno, la sua mano tagliata alla Madonna. Dall’icona, sarebbe uscita una mano dalla vergine e, lei stessa, l’avrebbe riattaccata.