San Nicola da Tolentino: una vita costellata da numerosi miracoli

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I miracolid i San Nicola da Tolentino - medjugorje.it
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La vita di San Nicola da Tolentino fu piena di prodigi e miracoli fin dalla sua nascita. Noti o meno conosciuti rivelano tanto di questo santo. 

Santo molto venerato nelle Marche, oggi si ricorda San Nicola da Tolentino che è associalto nel nome alla cittadina in cui trascorse la maggior parte del tempo della sua vita. Era un sacerdote agostiniano e visse lì all’insegna della penitenza e della preghiera.

Il suo stile era prettamente ascetico, e nonostante i tanti digiuni, le numerose penitenze, che faceva per se stesso e spesso anche per gli altri, non trasmetteva tristezza, ma al contrario molta gioia e pace. La vita contemplativa e penitenziale rafforzavano enormemente la sua fede che era costantemente alimentata da una profonda ed intima preghiera.

Scelto dal Signore e depositario di doni mistici, attraverso di lui il Signore concesse tanti miracoli che ne accrebbero la fama di santità che era forte già durante la sua vita.

I miracoli di San Nicola da Tolentino

Di miracoli ed eventi prodigiosi se ne ricordano tanti: certamente di San Nicola da Tolentino è noto il sogno in cui vide la Santa Casa di Loreto come era stata trasportata dagli Angeli nella cittadina marchigiana. Questo sogno o visione contribuì ad attestare la tradizione che spiega l’arrivo dell’abitazione della Beata Vergine Maria da Nazareth alle Marche.

Il Santo, che aveva frequentemente visioni della Madonna, la vide anche quando versava a letto gravemente malato. Lei gli disse di prendere un pezzo di pano, immergerlo nell’acqua e mangiarlo: lui fece come la Madre di Dio gli aveva detto e si ritrovò immediatamente guarito. È quello che viene ricordato come il miracolo del pane benedetto. 

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Prodigi e miracolid i San Nicola da Tolentino – medjugorje.it

Ma gli eventi miracolosi legati a San Nicola da Tolentino partono dalla sua nascita stessa, che è considerata un miracolo. I suoi genitori, infatti, erano ormai in avanti con gli anni e non avevano avuto figli. Supplicarono Dio di conceder loro questo dono facendo un pellegrinaggio dopo il quale nacque lui. 

La lotta con il demonio

San Nicola da Tolentino era anche un sacerdote esorcista e si trovava perciò a combattere con il demonio per scacciarlo. Oltre a liberare le anime subiva lui stesso attacchi e veniva provato con diverse malattie fisiche. La sua forte fede lo rendeva coraggioso e non temeva il male. Diceva: “Con l’aiuto di Dio non temo quel che il nemico farà contro di me“.

La lotta con il demonio diventava anche fisica. Più volte i confratelli lo trovarono stramazzato al suolo nel cuore della notte con evidenti lividi e segni di una colluttazione. Spesso il demonio lo prendeva come a bastonate e lo lasciava inerme a terra. Lui si rialzava invocando il Crocifisso. A causa di queste lotte rimase claudicante: portava su di sé questo peso, ma sempre con gioia.

Era considerato un taumaturgo: la gente usava l’acqua da lui benedetta quando c’erano malattie incurabili e si riscontravano guarigioni inspiegabili altrimenti. Spesso andava personalmente a casa di gente bisognosa e sofferente per prestare aiuto e conforto.

Capitò che dopo aver tracciato il segno della Croce sulla fronte dei malati, questi guarivano. Non stupisce, quindi, che la fama di santità era forte già in vita e che subito dopo la sua morte la sua tomba, sulla quale fu poi edificata una basilica, divenne meta di pellegrinaggio. 

Questo santo sacerdote eremita fu canonizzato ufficialmente solo qualche oltre un secolo dopo la sua morte che era avvenuta il 10 settembre 1305, precisamtne nel 1446. Anche il momento della sua morte fu mistico, perché prima di spirare vide la Madonna con Gesù e Sant’Agostino: con loro entrò nella vita eterna.