Tanti cristiani si rivolgono a maghi e cartomanti. Cosa dice la Chiesa in merito

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Prevedere il futuro: solo Dio lo conosce, no i cartomanti - www.medjugorje.it
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E’ una delle azioni che, purtroppo, sta prendendo piede fra tantissime persone: c’è chi lo fa per pura semplice curiosità e chi, invece, è dettato proprio dalla disperazione: quella di consultare un cartomante.

Cartomanti, maghi, chiaroveggenti, sensitivi…chi più ne ha più ne metta, e sono sempre di più coloro che a questi personaggi si rivolgono. Alcune di queste si dicono anche cristiane e praticano la Chiesa. Cosa c’è di sbagliato in tutto questo?

Soprattutto chi si reca da queste persone, lo fa innanzitutto per conoscere e sapere il proprio futuro. Ma le motivazioni sono tante. Cerchiamo di capire insieme.

Il futuro: perchè la gente si rivolge ai maghi

Chi ci dice come e quando si possa prevedere il futuro? Questa è una delle domande che in tantissimi, purtroppo, non si fanno quando si recano, per un “consulto” (così viene chiamato) da un mago, da un cartomante o da un sensitivo. Si tratta di “nuove professioni” (se così le si possono chiamare) che stanno prendendo piede, negli ultimi anni, nel nostro paese ma non solo. Ci si affida alla cartomanzia nella speranza di poter conoscere qualcosa sul proprio futuro, sulla propria vita quanto anche sul proprio lavoro.

Come dicevamo all’inizio, chi si reca da questi maghi, molte volte si definisce anche cristiano e va anche in Chiesa. Un qualcosa che cozza completamente, se solo pensiamo a quello che Gesù disse: “Nessuno può conoscere i tempi, se no il Padre mio che è nei cieli. Ecco: se si partisse solo da questa frase, il numero di persone che si recano da questi fantomatici sensitivi e maghi diminuirebbe drasticamente. Ma procediamo con ordine.

Partiamo dal fatto che, consultare un sensitivo, un mago o un chiaroveggente non è mai una cosa buona perchè, sulla base di ciò che chiediamo, loro girano i fatti a seconda di ciò che ci farebbe piacere sentire, ma di certo non sono capaci di predire il futuro. Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega come solo “Dio può rivelare il futuro ai suoi profeti o ad altri santi. Tuttavia, un sano atteggiamento cristiano consiste nell’affidarsi con fiducia alla Provvidenza per tutto ciò che riguarda il futuro e nel respingere ogni malsana curiosità al riguardo. Non prevedere può costituire irresponsabilità“.

C’è da dire inoltre che la magia, soprattutto e più di tutto quella nera, arrivano a influenzare nettamente la nostra vita. Ci sono persone che addirittura arrivano all’estremo, confondendo o mettendo a paragone i chiaroveggenti con i Santi: questi ultimi sono vicini a Dio e accettano dal Signore qualunque cosa accada nella loro vita, perchè la offrono a Lui come preghiera e sacrificio.

La condanna della Chiesa, anche attraverso la Scrittura

I chiaroveggenti, ovviamente, non hanno tutto questo e, come prima cosa, si fanno pagare per la “loro consulenza”, per ciò che vogliamo sentirci dire e per la loro pretesa di vedere il futuro.

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Anche la Scrittura condanna la cartomanzia – www.medjugorje.it

La Chiesa, quanto anche lo stesso Catechismo, in più passaggi, ci mette in guardia da tutto questo, affermando con forza e decisione che “tutte le forme di divinazione sono da respingere: il ricorso a Satana, l’evocazione dei morti o altre pratiche che si suppone rivelino il futuro, sono da respingere […] Queste pratiche sono contrarie all’onore e al rispetto che sono dovuti a Dio“.

La Chiesa è chiara su questa posizione, così come è facile leggerne la condanna piena alla magia, in ogni sua forma, anche nella Sacra Scrittura:

  • Poiché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e prodigi per ingannare, se possibile, anche gli eletti” – dal Vangelo di Matteo;
  • Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini, per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò il mio volto contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo” – dal libro del Levitico;
  • Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome, e cacciato i demoni nel tuo nome, e fatto molte meraviglie nel tuo nome? E allora io farò loro: Io non vi ho mai conosciuti; ritiratevi da me, voi che commettete l’iniquità” – ancora, dal Vangelo di Matteo.

In ultimo, c’è da dire che rivolgersi ai maghi è come se noi stessimo attraversando una porta aperta e spalancata verso il male. Se si è caduti in questa trappola, è bene rimediare attraverso il Sacramento della Confessione: il Signore, se siamo veramente pentiti di ciò che abbiamo fatto, ci perdonerà. Ma solo se siamo davvero pentiti.