Un’opera di carità che nutre corpo e spirito nel nome della Beata Vergine Maria

Guidata dai principi della dottrina sociale cattolica e radicata in una profonda fede, questa organizzazione umanitaria internazionale si dedica silenziosamente a sfamare e sostenere le persone – offrendo ogni pasto in onore della Madonna. Guidata dai principi della dottrina sociale cattolica e radicata in una profonda fede, questa organizzazione umanitaria internazionale si dedica silenziosamente a sfamare e sostenere le persone – offrendo ogni pasto in onore della Madonna.
Mary's Meals
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Hai mai pensato che un semplice pasto scolastico possa diventare il seme della speranza per un’intera generazione?

Immagina un bambino che, grazie a un piatto caldo servito nel nome della Beata Vergine Maria, non solo si nutre, ma viene spinto tra i banchi di scuola, dove costruisce le fondamenta di un futuro migliore. È questa la forza silenziosa di Mary’s Meals, un piccolo miracolo quotidiano che sfida le crisi globali e trasforma la fame in opportunità, proprio mentre il mondo rivede i suoi aiuti internazionali.

Guidata dai principi della dottrina sociale cattolica e radicata in una profonda fede, questa organizzazione umanitaria internazionale si dedica silenziosamente a sfamare e sostenere le persone – offrendo ogni pasto in onore della Madonna.

L’emergenza aiuti

Di recente, il Segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato su X che, dopo sei settimane di revisione, l’83% dei programmi dell’USAID verrà interrotto. Si tratta di un cambiamento significativo, che comporterà il taglio di decine di miliardi di dollari destinati all’assistenza internazionale.
Le reazioni non si sono fatte attendere: da un lato, chi ha criticato duramente la decisione; dall’altro, chi l’ha appoggiata, convinto che gran parte di quei fondi non arrivasse realmente a chi ne aveva più bisogno. Ma come ha vissuto questa notizia un’organizzazione che opera ogni giorno sul campo?

Mary’s Meals è una fondazione nata in Scozia che promuove programmi di alimentazione scolastica nelle aree più povere del pianeta, con l’obiettivo di fare in modo che la fame non sia un ostacolo all’istruzione. Dal 2002, anno della sua fondazione, è passata dal fornire pasti a 200 bambini in Malawi a nutrire oggi oltre 2,6 milioni di bambini in 16 Paesi, tra cui Etiopia, Haiti, Sud Sudan e Yemen.

Il fondatore e CEO di Mary’s Meals, Magnus MacFarlane-Barrow, ha raccontato a The Register la sua visione e ha risposto a chi guarda con scetticismo le organizzazioni umanitarie:
“Ogni gesto in favore di Mary’s Meals ha un impatto reale e trasformante sulla vita dei bambini che vivono in condizioni di estrema povertà”, afferma con convinzione.
“Siamo profondamente fieri dei risultati ottenuti dai nostri programmi: in Paesi come Malawi e Zambia, dove siamo presenti da molti anni, abbiamo assistito a veri cambiamenti generazionali. Ci sono tanti ex studenti che hanno ricevuto i nostri pasti a scuola e che oggi, cresciuti, sono diventati adulti sani, istruiti, capaci di prendersi cura delle proprie famiglie. Ora anche i loro figli vanno a scuola e ricevono Mary’s Meals. Li chiamiamo la Generazione della Speranza – la prova vivente dell’efficacia del nostro lavoro”.

Secondo MacFarlane-Barrow, la risorsa più preziosa dell’organizzazione non è il denaro, ma l’impegno instancabile dei volontari locali che preparano i pasti per i bambini delle loro comunità.
“Queste persone sono i veri esperti della fame infantile nel mondo. Lavorano ogni giorno con dedizione, rendendo possibile ciò che facciamo”.

Attualmente Mary’s Meals non riceve fondi governativi né dagli Stati Uniti né dal Regno Unito, quindi i recenti tagli agli aiuti non influenzano direttamente i loro programmi. “Ma le comunità che serviamo sì, ne risentono eccome”, sottolinea MacFarlane-Barrow. “Quando c’è una riduzione degli aiuti o dei servizi essenziali, le conseguenze sono gravissime: si mettono a rischio vite umane e si aggravano situazioni già critiche”.

“Ogni gesto in favore di Mary’s Meals ha un impatto reale e trasformante sulla vita dei bambini che vivono in condizioni di estrema povertà”, afferma con convinzione.
Magnus MacFarlane-Barrow fondatore e Ceo di Mary’s Meals

L’aggravarsi della crisi mondiale

In molte zone del mondo, le comunità devono affrontare il caro vita, la scarsità di cibo, il taglio degli aiuti, gli effetti dei cambiamenti climatici e, talvolta, conflitti armati – fattori che alimentano fame e povertà croniche.
In questo scenario, Mary’s Meals continua a offrire ogni giorno un pasto a scuola, innescando un “effetto domino” che – spiega – va ben oltre l’alunno che riceve il cibo.

“I valori che ci guidano sono chiari: i bambini che aiutiamo sono sempre al centro del nostro operato. Ci impegniamo a usare in modo responsabile ogni donazione ricevuta, consapevoli che la nostra crescita è possibile solo grazie alla generosità delle persone. Queste convinzioni ispirano le nostre scelte quotidiane, mentre cerchiamo costantemente di rendere i nostri programmi sempre più efficaci ed economici”, continua MacFarlane-Barrow.

“Ci rendiamo conto che anche molti dei nostri sostenitori stanno affrontando difficoltà economiche. L’inflazione e l’aumento dei prezzi dei beni alimentari ci pongono nuove sfide e rendono difficile pianificare il futuro”.

Tuttavia, aggiunge, “questa non è una novità per noi. Dall’inizio abbiamo scelto di esserci nei luoghi segnati dall’incertezza e dalla sofferenza. Parte del nostro compito è proprio essere un segno di speranza. E oggi, più che mai, questa è una responsabilità che ci sentiamo addosso”.

A febbraio 2025, MacFarlane-Barrow ha partecipato al primo Vertice Vaticano sui Diritti dei Bambini, dove ha descritto i pasti offerti da Mary’s Meals come un “segno concreto di speranza” – un tema centrale nell’attuale Anno Giubilare.

“La speranza è sempre stata una parola chiave per noi”, afferma. “Non c’è modo più efficace per aiutare le comunità più povere a uscire dalla miseria, e non c’è miglior difesa del diritto alla speranza per ogni bambino che la promessa di ricevere ogni giorno un pasto nel proprio luogo di istruzione. Questo è un vero atto di misericordia, oggi più urgente che mai”.

Anche se Mary’s Meals non è un’agenzia ufficiale della Chiesa cattolica, la sua missione e i suoi principi si ispirano profondamente alla dottrina sociale della Chiesa.
“Sentiamo che questo lavoro appartiene in modo speciale alla Nostra Beata Madre – lo compiamo in suo nome, e ciò ci chiama a un senso profondo di responsabilità: dobbiamo onorarla con ciò che facciamo”, dichiara MacFarlane-Barrow.

“Ogni gesto conta. Nessun contributo è troppo piccolo quando è fatto con il cuore”
Pasto scolastico per i bambini dell’India

Carità contagiosa

Durante la Quaresima, molti amici e sostenitori dell’organizzazione hanno abbracciato le pratiche di preghiera, digiuno ed elemosina.
Alcuni hanno digiunato consapevolmente in solidarietà con chi soffre la fame; altri hanno pregato, donato, raccontato la missione dell’ente o semplicemente letto il libro che racconta la sua storia.
“Ogni gesto conta. Nessun contributo è troppo piccolo quando è fatto con il cuore”, dice.

Nonostante il difficile contesto globale, Mary’s Meals non intende rallentare. Al contrario, ha in programma di estendere quest’anno i suoi interventi per raggiungere ancora più bambini.

“Abbiamo vissuto una crescita straordinaria in questi anni e ne siamo profondamente grati”, conclude MacFarlane-Barrow. “Ma è impossibile sentirsi soddisfatti quando a pochi passi da noi ci sono ancora scuole vuote e bambini malnutriti che lottano per sopravvivere, invece di poter studiare. La nostra preghiera è che ogni bambino possa ricevere ogni giorno un pasto a scuola – e, con l’aiuto di chi condivide questa visione e la benedizione di Dio, crediamo che sia possibile”.

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