Il brano del Vangelo di oggi ci mostra che la conoscenza di Dio non è frutto di conquista intellettuale, ma dono di amore.
Il testo di Luca ci porta nel cuore della preghiera di Gesù, un momento in cui Egli esulta nello Spirito Santo e loda il Padre per il misterioso modo in cui si rivela all’umanità. Non ai potenti, non ai dotti, ma ai “piccoli”, ai semplici, ai cuori aperti. Gesù, unico mediatore tra il Padre e l’uomo, manifesta la Sua gioia nel vedere il progetto divino compiersi nei discepoli. In queste parole si rivela l’essenza stessa della rivelazione cristiana: dono, umiltà e beatitudine.
Dal Vangelo secondo Luca 10,21-24
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Gesù esulta nello Spirito Santo: è uno dei rari momenti in cui il Vangelo ci permette di contemplare dall’interno la gioia trinitaria. L’unione profonda tra Padre, Figlio e Spirito si manifesta nella lode che Gesù innalza: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra». In queste parole risuona il riconoscimento della sovranità divina e della bontà del Padre, che agisce secondo criteri diversi da quelli del mondo.
Il Padre “nasconde” ai sapienti e “rivela” ai piccoli. Non è un disprezzo dell’intelligenza, ma la denuncia dell’orgoglio che chiude il cuore. Nella Scrittura, infatti, Dio predilige gli umili: «Il Signore guarda gli umili, ma ai superbi volge lo sguardo da lontano» (Sal 138,6). I piccoli sono coloro che riconoscono di dipendere da Dio e non confidano nelle proprie forze. Gesù stesso ci ricorda che per entrare nel Regno bisogna farsi come bambini (cf. Mt 18,3): non ingenui, ma disponibili, fiduciosi, aperti all’amore.
Il motivo della rivelazione ai piccoli è «la benevolenza» del Padre, cioè la Sua libera volontà d’amore. La Tradizione della Chiesa afferma che Dio si comunica all’uomo come dono e che la nostra intelligenza può accoglierlo solo sostenuta dalla grazia. Per questo Gesù dice: «Tutto è stato dato a me dal Padre mio», indicando che la rivelazione trova in Lui la sua pienezza. Nessuno conosce il Padre se non attraverso il Figlio (cf. Gv 14,6-9): è Cristo che ci introduce nella vita divina, che ci svela il volto misericordioso di Dio.
La seconda parte del brano è un messaggio di consolazione e responsabilità per i discepoli: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete». I profeti e i re dell’Antico Testamento hanno desiderato ardentemente la venuta del Messia, ma non hanno potuto contemplarlo nella carne. I discepoli, invece, sono testimoni privilegiati dell’adempimento delle promesse. È una beatitudine che coinvolge anche noi: attraverso la Parola ed i sacramenti, partecipiamo allo stesso mistero che essi hanno vissuto. Ma questa grazia richiede apertura, perseveranza ed umiltà, le caratteristiche dei “piccoli” che accolgono la rivelazione. Gesù ci invita dunque a riconoscere il dono che ci è stato fatto: la possibilità di conoscere il Padre attraverso il Figlio e di vivere nella gioia dello Spirito.
Spunti di riflessione personale
- Accolgo la rivelazione di Dio con cuore semplice o mi lascio frenare dall’orgoglio e dall’autosufficienza?
- Mi rendo conto della grazia di poter contemplare e ascoltare ciò che generazioni prima di me hanno solo atteso?
Preghiera di oggi
Padre buono, rendimi piccolo davanti a Te, capace di accogliere il Tuo amore senza resistenze. Per mezzo del Tuo Figlio rivela al mio cuore il Tuo volto, e donami la gioia dello Spirito che ha riempito il cuore di Gesù. Fa’ che i miei occhi siano beati perché sanno riconoscere le Tue opere ed il mio orecchio sia attento alla Tua Parola. Amen.