Vescovo mette un guardia: dallo yoga al reiki, sono pratiche occulte e pericolose

mons. Suetta mette in guardia dai pericoli delle pratiche occulte mons. Suetta mette in guardia dai pericoli delle pratiche occulte
Mons. Suetta mette in guardia dalle pratiche occulte diffuse che sembrano innocue - medjugorje.it
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Il vescovo di Ventimiglia, mons. Antonio Suetta ha scritto una Lettera Pastorale in cui esorta a stare in guardia dalle pratiche occulte, anche quelle che a molti sembrano innocue.

La società in cui viviamo più che essere atea può essere, a buon titolo, definita neopagana, in quanto intrisa di pratiche attinenti all’ambito dell’occultismo che si diffondono nella cultura con il fraintendimento di esser considerate innocue.

Mons. Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia e San Remo, lo scorso 29 settembre, nel giorno della memoria liturgica dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, ha voluto presentare una Lettera Pastorale indirizzata ai fedeli della sua diocesi in cui mette in guardia dai concreti pericoli di tante pratiche che prendono sempre più piede.

Attenzione alle pratiche occulte: anche yoga e reiki sono pericolosi, lo scrive il vescovo Suetta

La Lettera del presule si intitola “Sulla realtà del demonio e i rischi delle pratiche magiche e superstiziose“. Mons. Suetta parte spiegando l’esistenza del demonio e sottolinea come la sua presenza si manifesti in tutte quelle pratiche che riguardano il “mondo dei fattucchieri, dei cartomanti, dei chiromanti, degli astrologi, degli indovini, nonché quello delle invocazioni spiritiche, del malocchio, del ricevere messaggi attraverso le tavole con le lettere, o dalle carte, la divinazione con il fondo delle tazzine di tè e di caffè, l’oroscopo, l’acqua e l’olio, il ricorso alla
cosiddetta “scrittura automatica”.

In particolare mette in evidenza come il demonio agisce ed entra nella vita di qualcuno quando si ricorre, seppur senza rendersi conto della gravità, a pratiche occulte. Menziona “tutte quelle in cui ci si mette in contatto con
“esseri” o, come in certi ambienti va di moda chiamarle oggi, con “energie”. Esseri o energie che andrebbero “risvegliate”, “incanalate”, “liberate”, o in qualunque modo ricercate o “connesse“.

Il pericolo delle pratiche occulte
Yoga e reiki tra le pratiche occulte pericolose – medjugorje.it

Anche attività come lo yoga e il reiki, che vediamo proposte nei più svariati ambiti, anche nelle scuole o negli ospedali, sono pericolosi, seppur ammantati da un’apparente innocenza e fatti per la ricerca di un benessere fisico o psicologico.

La soluzione e dove trovarla

Per far fronte a questa problematica che oggi sembra ampliare le sue dimensioni in maniera considerevole, la via è vivere una vita cristiana, essere in grazia di Dio attraverso i sacramenti e la preghiera. Nel distinguere tra l’azione ordinaria e straordinaria del demonio, mons. Suetta fornisce le indicazioni per risolvere eventuali situazioni di gravità.

Se l’azione ordinaria, fatta di tentazioni, colpisce tutti e si risolve con una vita fatta di fede e frequentazione dei sacramenti, per quanto riguarda l’azione straordinaria, e quindi la presenza di vessazioni demoniache, che possono manifestarsi in vari modi con attacchi alle persone e ai loro oggetti, c’è da ricorrere agli esorcisti.

È bene specificare, come fa il vescovo, che solo i sacerdoti esorcisti autorizzati dal vescovo, o lui stesso, possono svolgere il cosiddetto ministero della consolazione e liberare fattivamente dall’azione del male. Il ricorso ” ai maghi, ai fattucchieri, a chi dice di togliere il malocchio, e così via non può far altro che legare ancora di più il malcapitato alla presenza e all’azione dei demoni“, avverte mons. Suetta.

Non manca di ricordare, che la protezione dal male è garantita oltre che dalla Beata Vergine Maria, che nella lotta con il demonio ha un ruolo unico e fondamentale, anche dal proprio Angelo custode, quello che Dio ha assegnato a ciascuno fin dalla nascita e che ci accompagna per tutta la vita. Oltre a questo ci sono altre figure angeliche che svolgono questo ruolo di aiuto e salvaguardia. San Michele Arcangelo è colui che maggiormente ha questo compito.

San Michele Arcangelo e la preghiera di Leone XIII

A questo proposito il vescovo ricorda la celebre preghiera di papa Leone XIII, un modo concreto ed efficace per richiedere la protezione dell’Arcangelo Michele. Ha esortato i sacerdoti della sua diocesi a far recitare questa preghiera al termine di ogni celebrazione eucaristica, come accadeva in passato.

la protezione di San Michele Arcangelo
Mons. Suetta raccomanda la preghiera di San Michele Arcangelo – medjugorje.it

Era il 13 ottobre 1884, quando papa Leone XIII mentre stava celebrando una Messa ebbe una visione in cui vide legioni di demoni che volevano distruggere la Chiesa e San Michele Arcangelo che li ricacciava negli abissi lottando con essi. Questo accadeva dopo che le persone lo avevano pregato.

Inoltre sentì due voci, una di Gesù e l’altra del demonio, il quale chiedeva un tempo di 75- 100 anni per provare a distruggere la Chiesa. Il tempo fu concesso, con la precisazione che le porte degli inferi non avrebbero prevalso.

La preghiera da recitare, nella forma breve e diffusa è :

Sancte Michaël Archàngele, defénde nos in prælio;

contra nequìtiam et insidias diàboli esto præsìdium.

Imperet illi Deus; sùpplices deprecàmur:

tuque, Princeps militiæ caeléstis,

Sàtanam aliòsque spìritus malìgnos,

qui ad perditiònem animàrum pervagàntur in mundo,

divìna virtùte in infernum detrùde.

Amen.