Dilexi Te è la prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV: questi documenti hanno un ruolo molto importante nella vita della Chiesa.
La prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV, ‘Dilexi Te’, è stata presentata giovedì 9 ottobre nella conferenza stampa tenuta dai cardinali Konrad Krajewski e Michael Czerny. Il lavoro, che ricorda come l’amore per i poveri sia al centro del Vangelo, è un’eredità di Papa Francesco che il nuovo Pontefice ha voluto fare suo, arricchendolo con alcune riflessioni.
Una pubblicazione che ricorda a tutta la cristianità l’importante ruolo che le esortazioni papali svolgono nella vita della Chiesa: questi documenti, infatti, oltre a definire la dottrina sono strumenti che rendono più semplice la conversione del cuore. Ma cos’è esattamente un’esortazione apostolica e perché vale la pena conoscerla?
Un’esortazione apostolica è un documento papale appartenente al magistero ordinario della Chiesa. Non è un atto legislativo, bensì una sorta di lettera pastorale in cui il Papa incoraggia i fedeli ad approfondire la propria fede e ad agire concretamente. A differenza delle encicliche o delle costituzioni apostoliche, le esortazioni non introducono nuove norme né promulgano nuovi insegnamenti: la loro natura è prettamente pastorale.
Le esortazioni apostoliche incoraggiano e formano: tutto ciò che c’è da sapere
Le esortazioni sono quindi più simili a un dialogo paterno tra il Papa e i fedeli che a un documento emanato da un’autorità istituzionale. Tramite queste opere il Papa condivide le proprie riflessioni sulla vita della Chiesa, attingendo alla Sacra Scrittura, alla tradizione e alle esperienze dei fedeli. Lo stesso vale per ‘Dilexi Te’, la prima esortazione apostolica di Leone XIV.

Nella gerarchia dei documenti papali le esortazioni si collocano al terzo posto, dopo le costituzioni apostoliche e le encicliche. Tuttavia ciò non significa che siano meno importanti: questi lavori contengono infatti l’autentico insegnamento papale e costituiscono importanti linee guida spirituali per l’intera Chiesa. Lo scopo dell’esortazione è pertanto quello di ispirare, incoraggiare e formare i fedeli.
Ci sono due tipologie di esortazioni: le apostoliche postsinodali – come la Familiaris consortio (Giovanni Paolo II, 1981) sulla famiglia, la Sacramentum caritatis (Benedetto XVI, 2007) sull’Eucaristia e la Christus vivit (Francesco, 2019) rivolta ai giovani – attraverso cui il Papa riassume i temi più importanti del Sinodo e fornisce indicazioni per l’azione della Chiesa; le esortazioni non sinodali, note anche come esortazioni generali, non sono invece associate a un Sinodo, ma vengono scritte quando il Papa desidera richiamare l’attenzione su un particolare tema spirituale o sociale. In questa seconda tipologia sono incluse l’Evangelii nuntiandi di Paolo VI (1975) sull’evangelizzazione e la Gaudete et exsultate di Papa Francesco (2018) sulla chiamata alla santità nella vita quotidiana.
Le esortazioni ricordano a tutti il valore dell’ascolto attento: sono testi che ci aiutano a fermarci e ad ascoltare la voce della Chiesa. Un invito che non vale solo per i teologi: ogni credente può trovarvi ispirazione per vivere il Vangelo nella quotidianità.