Il film d’animazione di successo su Netflix: un pericolo per i bambini

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Il film di animazione pericoloso per i bambini - medjugorje.it
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Su Netflix circola un film d’animazione per bambini molto controverso che rappresenta un vero e proprio pericolo per i più piccoli.

Si chiama K-Pop “Demon Hunters ed è un film di animazione che sta avendo un grande successo su Netflix. Fin dalla sua uscita risulta nella Top 10 dei film più visti ed è oggetto di conversazione tra i giovanissimi. C’è però un problema: non si tratta di un cartoon innocuo e tantomeno dal contenuto edificante, ma costituisce un pericolo per bambini e pre-adolescenti. 

È espressamente vietato ai minori di 10 anni a causa dei contenuti in cui si esplicita una “lieve violenza“, così è specificato. Ma in realtà, non è solo l’uso della violenza mostrato a preoccupare bensì vari altri elementi. Già il titolo è esplicativo del genere trattato: si parla di demoni, che diventano gli eroi a cui sono chiamati a guardare i giovanissimi.

K-Pop “Demon Hunters : il film d’animazione pericoloso per i bambini

I pericoli che si celano neanche tanto velatamente dietro questo cartone animato sono diversi. Analizzandolo a partire dal titolo si nota che “K-pop”, o Korean Pop , è un genere musicale originario della Corea del Sud che spazia dal pop al rap e ” Demon Hunters ” viuol dire letteralmente “cacciatori di demoni“. 

Il raggiugimento di  236 milioni di visualizzazioni nei primi due mesi su Netflix e oltre 742 milioni di visualizzazioni su YouTube ne decretano certamente il successo, ma a quale prezzo? Quello di un indottrinamento dei giovani all’oscuro e tetro mondo del male. In modo sottile, ovviamente, senza che questo sia troppo evidente, in modo da pervadere meglio. È la modalità preferita dal maligno che si insinua così, facendo spesso passare per esagerati coloro che cercano di sventarne i piani.

I rischi per i bambini nel film di animazione di netflix
I pericoli dietro il film di animazione famoso su Netflix – medjugorje.it

Ma vediamo di comprendere bene di quali rischi si tratta. La storia si incentra tre cacciatrici di demoni, star del K-pop, che combattono contro un gruppo rivale al servizio del sinistro Gwi-Ma, che cerca di annientare i “fan” rubando le loro anime.  Ispirato alla cultura coreana, ricco di dinamiche canzoni K-pop e fortemente ispirato all’estetica manga presenta diverse scene di combattimento che coinvolgono orde di creature mostruose e striscianti. Non mancano riferimenti erotici abbastanza marcati e posti in modo suggestivo.

La lotta tra il bene e il male solo su un piano emotivo

A confondere e mascherare gli elementi più controversi c’è la tematica principale che è la lotta tra il bene e il male. Viene presentato un combattimento e posti in rilievo valori come l’amicizia, la libertà che deriva dall’accettazione delle proprie debolezze, c’è anche una valutazione critica della superficialità.

Ma dietro questi che potrebbero sembrare elementi di valore si celano messaggi ben più disorientanti e questi stessi valori sono privi di un vero fondamento. Sotto la trama della rivalità tra due gruppi musicali si nasconde la storia di una lotta con il potere demoniaco. C’è il demone Gwi-Ma che cerca di soggiogare quante più anime possibile, e i testi di diverse canzoni appaiono piuttosto vuoti sotto il profilo contenutistico.

Si intravede una lotta spirituale nel tema del cartoon: i protagonisti combattono per salvare la propria libertà. Ma la battaglia che si svolge nel film non ha alcuna dimensione spirituale. Nella scelta tra il bene e il male proposta non c’è alla base una decisione morale, ma emotiva. Questo perché bene e male sono visti come dei concetti abbastanza astratti, che arrivano come tali, senza una presa con la realtà dei fatti che la fede cristiana ci mostra fedelmente. Sono perciò solo le emozioni a guidare le azioni dei personaggi, nell’affermazione di un’autodeterminazione che sarà anche di moda, ma non trova e non dona alcun senso vero e profondo.