Nell’anno del Giubileo in cui siamo “pellegrini di speranza” la Madonna dei Pellegrini a Roma è certamente da riscoprire.
Non è solo un dipinto di altissimo pregio artistico, realizzato da un artista del calibro di Caravaggio, la Madonna dei Pellegrini che si trova nella chiesa degli Agostiniani in piazza Navona, nel cuore della città eterna, è anche un’immagine ricca di significato che suscita una fortissima devozione.
In questo anno giubilare in cui siamo chiamati ad essere “pellegrini di speranza“, la Vergine rappresentata come protettrice proprio di questa categoria e condizione in cui ci si trova nel corso della vita assume un significato ancor più particolare e pregnante.
Riscoprire la Madonna dei Pellegrini a Roma tra pregio artistico e profondo significato spirituale
Posta all’interno della Cappella Cavalletti della Basilica di Sant’Agostino in Campo Marizio, la Vergine dei Pellegrini dipinta da Caravaggio è stata realizzata tra il 1604 eil 1606 e raffigura la Madonna con il Bambino nell’atto di accogliere i pellegrini che giungono di fronte a loro in ginocchio.
I tipici tratti dell’arte caravaggesca con quel realismo unico e inimitabile che ha fatto irruzione nell’arte e ha lasciato un segno indelebile, rappresentano meravigliosamente la condizione del pellegrinaggio umano su questa terra e verso Dio.

La Madonna non è raffigurata su un trono, ma in una semplice ed umile dimora, abbigliata con abiti popolari. I pellegrini che si prostrano ai suoi piedi mostrano i piedi sporchi e infangati. La fatica del vivere e la precarietà della condizione umana sono messi in evidenza e mentre come all’epoca l’opera suscitò scalpore, oggi ci appare tanto vicina alla nostra sensibilità contemporanea.
Affidamento e fiducia
L’intento del Caravaggio era stato quello di celebrare la devozione dei più umili e di affermare l’importanza della fede attraverso la quotidianità della vita. Tutto questo è ancora molto attuale e arriva ai nostri cuori pellegrini in cerca di speranza e di rifugio dai mali del mondo che incombono inesorabili.
Il messaggio che questa immagine sembra dare all’uomo contemporaneo è proprio un invito all’affidamento alla sua protezione e accoglienza materna e alla sua potente intercessione. Papa Leone XIII aveva espresso mirabilmente ciò che questo dipinto dice all’uomo: “Come la Madre non abbandona mai i suoi figli, così voi dovete essere sempre fedeli alla Madre“.
Questo dipinto di Caravaggio suscita sempre una grande ammirazione in coloro che lo osservono, tanto più se pellegrini in questo Anno Santo. È oggetto di profondo interesse perchè colpisce non solo per i suoi aspetti meramente artistici. L’attrazione che suscita va oltre e induce alla riflessione. Sono molti quelli che rimangono fortemente colpiti da questa immagine e che dopo averla vista si mettono in preghiera.
L’accoglienza nella semplicità, l’atteggiamento di familiarità e il calore che trasmette suscitano nel cuore una fiducia, spesso tanto desiderata e certamente vivificante, necessaria. Le figure dei personaggi raffigurati, circondate dall’oscurità, risaltano nella loro pienezza e drammaticità.
Siamo “viandanti sullo stretto marciapiede della terra“, come diceva San Giovanni Paolo II in una sua celebre poesia giovanile. E proseguiva rivolgendo il pensiero al Signore, ma si può estendere anche in riferimento a questo dipinto e alla Madonna: “e non distolgo il pensiero dal Tuo volto che il mondo non mi svela“. L’accoglienza materna di Maria nel pensiero del suo volto indirizzano i nostri passi in questo cammino della vita che altro non è che un pellegrinaggio irto di ostacoli, ma che con il suo aituo possiamo attraversare.