Bologna ospita un convegno di grande rilevanza per la sanità, intitolato “Vivere o sopravvivere? Nel ricordo di Enzo Piccinini
Le sfide della cura, dell’educazione e della ricerca nella sanità di oggi”. Questo evento, in programma dalle 9 alle 13 nell’Aula Magna del Padiglione 5 “Nuove Patologie” del Policlinico Sant’Orsola, celebra il 25° anniversario dalla scomparsa del chirurgo e Servo di Dio Enzo Piccinini, una figura emblematicamente legata alla storia della medicina.
L’incontro è promosso dalla Fondazione Enzo Piccinini ETS, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie e il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche dell’Università di Bologna. L’obiettivo principale del convegno è rielaborare il concetto di cura, spostando l’attenzione dalla mera prestazione sanitaria al valore intrinseco di ogni individuo. Questa visione si allinea con l’eredità di Piccinini, che ha sempre saputo coniugare competenze tecniche e umanità, ponendo al centro della sua attività il rapporto con il paziente.
L’eredità di Enzo Piccinini
Enzo Piccinini è stato un innovatore nel campo della medicina, noto per il suo approccio empatico e umano. La sua figura è stata recentemente riconosciuta con la chiusura della fase diocesana della sua causa di beatificazione, avvenuta il 22 febbraio 2024 nella cattedrale di Modena, un evento significativo che sottolinea l’impatto duraturo che ha avuto nella formazione etica e morale delle nuove generazioni di medici.
Massimo Vincenzi, presidente della Fondazione Enzo Piccinini, ha affermato: “Siamo davvero felici di poter ricordare questo straordinario medico proprio in uno dei luoghi più importanti della sua vita come l’ospedale Sant’Orsola di Bologna”. Il convegno intende affrontare le sfide attuali della sanità, esplorando il “metodo Enzo”, che enfatizza l’alleanza terapeutica tra medico e paziente. Questo approccio richiede non solo competenze cliniche, ma anche una profonda comprensione delle esigenze e delle emozioni dei pazienti.
Tematiche del convegno
Durante il convegno, esperti del settore, professionisti della salute e accademici discuteranno di tematiche cruciali, tra cui:
- L’importanza della comunicazione nella relazione medico-paziente.
- Le sfide etiche nella pratica clinica.
- Il ruolo della formazione nella preparazione dei futuri medici.
Attraverso tavole rotonde e interventi, si cercherà di delineare un nuovo paradigma della salute, che ponga al centro il benessere globale del paziente.
Un approccio umano alla cura
In un’epoca in cui il sistema sanitario è spesso criticato per la sua impostazione burocratica, l’approccio di Piccinini risulta sempre più attuale. La cura non può ridursi a una semplice somministrazione di trattamenti; deve includere un ascolto attivo e una comprensione profonda delle storie e delle emozioni dei pazienti. La malattia, infatti, non colpisce solo il corpo, ma ha un impatto significativo sulla psiche e sulla vita sociale degli individui.
Il convegno avrà anche la partecipazione di diverse associazioni, tra cui Student Office, Medicina & Persona e La Mongolfiera Odv, che contribuiranno a dare voce a una pluralità di esperienze e opinioni. Al termine dell’evento, verrà assegnato il VII premio “Enzo Piccinini” a Giancarlo Cesana, docente onorario di Igiene generale e applicata presso l’Università di Milano Bicocca, un riconoscimento per coloro che si sono distinti nella promozione di valori etici e umani nella pratica medica.

Un convegno per riflettere
Il convegno del 8 marzo non è solo un omaggio alla memoria di Enzo Piccinini, ma anche un’occasione per riflettere su come la sanità possa evolversi in un contesto in cui le esigenze dei pazienti sono sempre più complesse. In un mondo in cui la tecnologia gioca un ruolo predominante, è fondamentale mantenere il focus sulla dimensione umana della cura. La sfida della sanità contemporanea è, quindi, quella di integrare innovazione e umanità, creando una sinergia che possa portare a un miglioramento reale della qualità della vita dei pazienti.
La figura di Enzo Piccinini continua a ispirare e a guidare la discussione su questi temi fondamentali, rendendo il convegno un appuntamento imperdibile per chiunque voglia contribuire a una sanità più umana e centrata sulla persona.