Nella Sacra Scrittura, Dio si rivela come un Padre amorevole che desidera l’unità tra i Suoi figli. Egli non è autore di discordia, ma di pace (1 Corinzi 14:33).
La voce di Dio non causerà mai divisioni tra fratelli, poiché il Suo messaggio è fondato sull’amore, sulla riconciliazione e sulla comunione fraterna. Come ci ricorda il libro dei Proverbi: “Il falso testimone che diffonde menzogne e chi semina discordie tra fratelli” è in abominio al Signore (Proverbi 6:19). Questo ammonimento ci invita a riflettere sul valore della verità e della concordia nella vita cristiana.
Dio chiama all’unità
Gesù Cristo, Figlio di Dio, è venuto nel mondo per riconciliare l’umanità con il Padre e per riunire tutti i figli dispersi (Giovanni 11:52). Durante la Sua vita terrena, Egli ha pregato per l’unità dei Suoi discepoli, dicendo: “Che tutti siano una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in te” (Giovanni 17:21). Questa preghiera esprime il desiderio più profondo di Dio per la Chiesa: che sia un corpo unito, fondato sull’amore e sulla verità. La Chiesa cattolica, guidata dallo Spirito Santo, continua a proclamare questo messaggio di unità, incoraggiando i fedeli a vivere nella comunione fraterna e a evitare ogni forma di divisione.
La discordia e le divisioni non vengono da Dio, ma dall’orgoglio, dall’invidia e dalla mancanza di carità. San Paolo ammonisce: “Vi esorto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, a essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi” (1 Corinzi 1:10). La Chiesa insegna che le liti e le contese sono frutti della carne (Galati 5:20), mentre l’unità è frutto dello Spirito Santo. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che “il peccato è una ferita dell’unità della Chiesa” (CCC 817) e che ogni battezzato è chiamato a contribuire alla comunione ecclesiale con la carità e il perdono.
L’unità tra i fratelli non può essere costruita sulla menzogna o sulla falsità, ma deve poggiare sulla verità rivelata da Dio. Il Signore ci comanda di non testimoniare il falso (Esodo 20:16) e ci avverte che la menzogna distrugge la fiducia e genera divisioni. Il falso testimone non solo inganna gli altri, ma corrompe la propria anima. Per questo, San Paolo esorta: “Deposta la menzogna, dite ciascuno la verità al proprio prossimo” (Efesini 4:25). La verità, vissuta nella carità, diventa il legame che unisce i cristiani nella comunione e nella pace.

Costruire la pace con il perdono
Uno degli strumenti più potenti per mantenere l’unità è il perdono. Gesù ci ha insegnato a pregare: “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Matteo 6:12). Il perdono spezza le catene della discordia e permette la riconciliazione tra fratelli. San Francesco d’Assisi pregava: “Dove è odio, ch’io porti l’amore“. Questa è la chiamata di ogni cristiano: essere strumenti di pace, capaci di sanare le ferite causate dalle incomprensioni e dalle divisioni.
La voce di Dio non semina discordia, ma invita all’amore e all’unità. Egli desidera che i Suoi figli vivano in armonia, superando le differenze con la carità e la verità. Come membra della Chiesa, siamo chiamati a respingere ogni forma di menzogna e divisione, scegliendo di essere costruttori di pace. Seguendo l’insegnamento di Cristo, possiamo testimoniare al mondo che l’amore di Dio è più forte di ogni discordia e che la vera comunione nasce dal perdono e dalla ricerca della verità. Così facendo, risponderemo pienamente alla chiamata del Signore alla santità e all’unità della Sua Chiesa.