La grande Santa Teresa di Calcutta quando si trovava in situazioni per cui serviva un aiuto immediato aveva ideato la Quick Novena.
Si chiama Quick Novena, ovvero “novena veloce” e già dal nome si comprende come si tratti di una preghiera da fare quando occorre un aiuto in tempi davvero molto brevi. Quando ci si trova in situazioni di emergenza si può pregare nel modo in cui lo faceva Santa Teresa di Calcutta, nel cuore di tutti sempre come Madre Teresa.
La santa degli ultimi e degli emarginati, lei che si prendeva cura dei più poveri e bisognosi e che sapeva quanto fosse fondamentale la preghiera, aveva ideato una modalità adatta alle condizioni in cui l’intervento divino non può che essere immediato.
La novena d’emergenza o Quick Novena di Madre Teresa di Calcutta
Madre Teresa, la cui memoria liturgica è domani, 5 settembre, in cui ricorrono 28 anni dalla morte, poneva la preghiera al centro della sua vita. L’immensa carità che praticava a piene mani aveva come origine, scaturiva, come l’acqua dalla fonte, da una vita di orazione intensa e profonda. Non avrebbe potuto essere altrimenti, non sarebbe stata carità autentica, quale invece era in tutte le sue espressioni.
La santa che curava i malati e gli abbandonati delle periferie del mondo prima di passare all’azione trascorreva ore in preghiera e nell’adorazione eucaristica. Dal suo rapporto vivo e intimo con il Signore derivavano poi le opere concrete e l’amore per il prossimo. Abitata da Lui portava l’amore di Dio agli altri.
Quando capitava che non ci fosse materialmente il tempo per fare una novena, ovvero una forma di preghiera per nove giorni consecutivi, modalità tanto in uso nella devozione cristiana, allora aveva escogitato un altro sistema. Se, dunque, la situazione richiedeva che si pregasse subito perché l’evento avrebbe dovuto avere un esito in tempi molto ristretti, Madre Teresa pensò di recitare il Memorare per 9 volte di seguito: questa era perciò la novena veloce.
Il Memorare, l’antica preghiera a Maria per l’aiuto immediato
Il Memorare è la preghiera di San Bernardo di Chiaravalle alla Beata Vergine Maria. Recita così: “Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio, implorato il tuo aiuto, chiesto la tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle Vergini, a te vengo e, peccatore contrito, innanzi a te mi prostro. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi. Amen.”
Madre Teresa pensava, dunque, di rivolgersi a Maria nel momento del bisogno, per chiedere alla Madre l’aiuto necessario per uscire, sempre secondo la volontà di Dio, dalla difficoltà presente. La fiducia che riponeva nella Madonna era quindi grande, sapeva che Lei è la via più sicura che ci conduce al Figlio, colei che come alle nozze di cane seppe sollecitare l’intervento di Gesù, sa sempre portare davanti al trono dell’Altissimo le necessità dei suoi figli.
E a dimostrazione del fatto che Madre Teresa avesse una sconfinata fiducia nell’amore di Dio che risponde alle richieste e non abbandona mai, neppure quando sembra rimanere in silenzio e quando le prove perdurano, nel recitare la novena d’emergenza lo faceva non solo per 9 volte, ma per 10.
Era perciò una novena del tutto particolare: la decima volta in cui pronunciava il Memorare era per ringraziare, perché aveva la profonda certezza che il Signore avrebbe ascoltato i bisogni del suo cuore e l’avrebbe colmata di grazie. L’adesione alla Sua volontà nella certezza del suo amore è certamente una grazia immensa che Dio concede a chi gliela chiede.