Negli Stati Uniti si è verificato un fenomeno non di poco conto: dopo la morte dell’attivista cristiano Charlie Kirk c’è stata un’impennata di vendite della Bibbia.
La brutale uccisione di Charlie Kirk ha sconvolto gli Stati Uniti e non solo. Anche in Italia la morte di questo giovane trentatreenne padre di famiglia, attivista pro life, cristiano, ha suscitato sentimenti molto forti e toccato i cuori di tante persone.
Ucciso a bruciapelo da un colpo d’arma da fuoco mentre stava tenendo un discorso in un Campus universitario, Charlie Kirk ha scosso le coscienze sia da vivo che da morto. Con il suo stile diretto e i suoi dialoghi accesi e sempre tesi a dimostrare la verità e a trasmettere la fede in Cristo ha provocato le coscienze di numerose persone sia durante la sua vita e la sua attività. Ma anche dopo la sua morte ci sono stati frutti evidenti, come l’impennata di vendite della Bibbia che si è verificata negli Stati Uniti.
Dopo la morte di Charlie Kirk boom di vendite della Bibbia
A riportare la notizia di un vero e proprio boom di vendite della Sacra Scrittura nelle settimane successive all’assassinio del fondatore di The Turning Point USA, è stato il Wall Street Journal che fornisce i dati e sono numeri molto significativi.
Si parla di 2,4 milioni di copie vendute nel mese di settembre, dopo che Kirk è stato ucciso il giorno 10. Il numero indica un incremento del 36% sulle consuete vendite. Un’impennata, dunque, che si spiega proprio in relazione all’effetto che l’omicidio e la riflessione su quanto affermava l’attivista hanno prodotto.

Anche il Catalogo Religioso di EWTN ed altri editori, come Ascension Press, hanno registrato un aumento delle vendite della Bibbia. Viene definito “effetto Charlie Kirk“: già dai primi giorni dopo la sua morte centinaia di persone hanno dichiarato di esser tornate in chiesa, anche dopo molti anni che non lo facevano, spinte da ciò che l’attività e il pensiero di Kirk gli avevano trasmesso.
Altri hanno affermato di aver sentito un istintivo desiderio di prendere in mano le Sacre Scritture e di aver letto passi biblici. Non si tratta solo di un fenomeno provocato da un’onda emotiva, ma di qualcosa di certamente più profondo.
Il messaggio di verità che arriva dritto al cuore
Questo avvicinamento alla Bibbia scaturito da questa terribile uccisione è molto significativo. Sappiamo che il sangue dei martiri genera frutti di bene e Charlie Kirk è stato definito un martire da diversi cardinali della Chiesa cattolica. Kirk era evangelico, e seppure non si parla di martirio in senso di definizione canonica, la sua uccisione può essere considerata tale. Lui parlava apertamente di Gesù e testimoniava che è la Via, la Verità e la Vita.
I suoi dialoghi e dibattiti su questioni essenziali, in particolare bioetiche, avevano sempre come fondamento la fede, che lui professava apertamente. Questo lo rende un vero testimone e la sua testimonianza ha colpito nel profondo, toccando le corde del cuore.
Molti, anche in Italia, hanno conosciuto la sua figura e approfondito il suo pensiero solo nei giorni successivi alla sua morte, dato il clamore mediatico che ha suscitato. Questo è servito per scuotere le coscienze, indurre alla riflessione, smuovere sentimenti e aprire il cuore a Dio. Inoltre, a generare questo è stata anche l’ondata di odio che si è contemporaneamete riversata su Charlie Kirk. Attaccato da morto ancor più che da vivo, anche questo elemento ha prodotto una serie di emozioni e di riflessioni che hanno portato molti ad interrogarsi più a fondo e a cercare in Dio le risposte.
Come ha spiegato il cardinale americano Timothy Dolan “Quello a cui stanno assistendo è quasi una sorta di rinascita del senso del valore, della verità e della convinzione, quasi un’elevazione del ruolo della fede nella sfera pubblica, dove i nostri fondatori volevano che fosse fin dall’inizio” riflettendo su questo fenomeno, che è in atto e che certamente continuerà a produrre frutti.